La Thailandia rafforza le leggi sugli asset digitali per affrontare la criminalità informatica.

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Thailandia ha approvato emendamenti alla sua Legge sugli Affari di Asset Digitali e alla Legge sui Crimini Informatici per combattere il crimine informatico e le frodi online, in particolare prendendo di mira i "conti fantoccio" nel settore degli asset digitali.

Le nuove leggi, che entreranno in vigore al momento della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, mirano a migliorare la collaborazione tra istituzioni finanziarie, attività di asset digitali e regolatori.

Pornanong Budsaratragoon, Segretario Generale della Securities and Exchange Commission (SEC), ha sottolineato che queste misure rispecchiano quelle usate nel settore bancario per affrontare i conti fantoccio.

Gli emendamenti consentono uno scambio di informazioni più rapido tra le agenzie e introducono una lista nera di individui e indirizzi di portafogli collegati ai crimini informatici.

Questa lista nera impedisce a tali entità di effettuare transazioni con aziende di asset digitali registrate.

Un aspetto significativo della legislazione è la responsabilità condivisa tra banche, fornitori di telecomunicazioni, piattaforme di social media e aziende di asset digitali per i danni causati dal crimine informatico, se gli standard di conformità non vengono rispettati.

Individui che permettono l'uso dei propri conti per attività illegali rischiano pene fino a tre anni di carcere e multe di $8.857 (300.000 baht).

Il Ministero dell'Economia Digitale e della Società è ora autorizzato a bloccare siti web e applicazioni gestite da piattaforme straniere che sollecitano investitori thailandesi.

Questa misura mira a limitare il riciclaggio di denaro e altre attività illecite facilitate attraverso piattaforme non regolamentate.

La SEC ha chiarito che le attività di sollecitazione all'interno della Thailandia includono l'offerta di opzioni di pagamento in Baht tailandesi, l'uso di conti bancari thailandesi per le transazioni o l'uso della lingua thailandese sulle piattaforme.

“La SEC collaborerà con il Ministero dell'Economia Digitale e della Società e le agenzie competenti... per migliorare l'efficienza nella prevenzione dell'uso degli asset digitali come mezzo per il riciclaggio di denaro,” ha affermato Budsaratragoon.