Dubai integra la blockchain per tokenizzare il mercato immobiliare da 16 miliardi di dollari.

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Dubai sta procedendo a rimodellare il suo settore immobiliare attraverso l'integrazione della blockchain, a seguito di una nuova partnership tra il Dipartimento delle Terre di Dubai (DLD) e l'Autorità di Regolamentazione degli Asset Virtuali (VARA).

Annunciato il 6 aprile, l'accordo collegherà il registro delle proprietà della città con il settore immobiliare tokenizzato, con l'obiettivo di migliorare la trasparenza, la liquidità e l'efficienza operativa.

Questo sforzo amplia un programma pilota lanciato dal DLD il 19 marzo, che ha introdotto atti di proprietà tokenizzati tramite blockchain.

Dubai è ora la prima città del Medio Oriente a tokenizzare il suo registro immobiliare.

Le proiezioni suggeriscono che le proprietà tokenizzate potrebbero rappresentare il 7% delle transazioni immobiliari totali di Dubai entro il 2033, con un valore di mercato di 16 miliardi di dollari.

L'iniziativa sostiene la Strategia Immobiliare 2033 e gli obiettivi economici più ampi di Dubai, che includono il raddoppio del PIL entro dieci anni.

“Questa iniziativa semplifica e migliora i processi di acquisto, vendita e investimento,” ha detto Marwan bin Ghalita, Direttore Generale del DLD.

La tokenizzazione delle proprietà consente la proprietà frazionata, rendendo il mercato di Dubai accessibile agli investitori globali con punti di ingresso a partire da 1 dollaro.

L'integrazione della blockchain riduce anche i tempi e i costi delle transazioni eliminando gli intermediari e riducendo i tempi di regolamento da settimane a giorni.

Scott Thiel, co-fondatore di Tokinvest, ha descritto la mossa come un modello per “Immobiliare 2.0”, definendo il rapido passaggio di Dubai dal pilota all'esecuzione di politiche un segnale di impegno a lungo termine per l'adozione della blockchain.

Permangono sfide, tra cui l'evoluzione dei quadri normativi e la potenziale resistenza da parte dei sistemi ereditati.

Tuttavia, Dubai prevede di tokenizzare fino a 50.000 proprietà entro il 2033 e mira a catturare l'1% del mercato immobiliare globale tokenizzato, stimato in 1,4 trilioni di dollari.